Sabato 25 gennaio 2014 l’associazione Agilo ha organizzato la visita agli affreschi dell’appartamento di Piazza Leandra con due gruppi di 40 visitatori. Spinti dalla curiosità e dalla voglia di promuovere quanto c’è di buono nella nostra città i ragazzi hanno coinvolto amici e parenti interessati all’arte e alla cultura.
All’interno dell’appartamento, dopo una breve introduzione storica e artistica sui dipinti tenuta dal vicepresidente dell’Associazione Natalina Urbano, i presenti hanno seguito con grande interesse la storia inedita sul ritrovamento degli stessi raccontataci dal proprietario sig.Tarcisio De Paolis.
Il racconto parte dalla scoperta di una porzione degli affreschi nel gennaio 1972 e delle successive fasi di ritrovamento, prosegue con la denuncia al Ministero dei Beni Culturali e giunge ad oggi dove stampa e Autorità locali ne sono già a conoscenza.
Diversi sono gli esperti che hanno visionato e si sono espressi in merito, tra questi, critici d’arte come Vittorio Sgarbi e studiosi tra cui il tecnico diagnostico dei Musei Vaticani Prof.U.Santamaria, la Prof. Dacos esperta dei dipinti di Raffaello e non ultimo l’interessamento del defunto Vescovo Mons. Carlo Chenis.
Gli stessi hanno riconosciuto in queste opere il “Miracolo di Bolsena”, nella parete successiva “Leone Magno ferma Attila”, a seguire la “Liberazione di San Pietro dal carcere” e per finire la “Cacciata di Eliodoro dal Tempio”, riproduzioni (precedenti agli originali?) degli omonimi affreschi presenti nella Stanza di Eliodoro all’interno delle Stanze di Raffaello dei Musei Vaticani.
Dal 2010 e a seguito del sopralluogo del Prof.Santamaria e conseguente intervento dell’Università della Tuscia, lo stesso interviene con un approfondimento di studio e lavoro di recupero, coinvolgendo i neo laureati (tirocinanti) a salvaguardia dei dipinti, lavori che tutt’ora sono in corso.
L’Associazione Agilo, in accordo con il proprietario Sig. Tarcisio, intende sensibilizzare un numero sempre maggiore di Cittadini continuando a promuovere la visita di gruppi che intendono ammirare i dipinti. Convinti che l’informazione e la cultura siano di primaria importanza popolare non si intende lasciare al caso la fruizione di quanto di bello e interessante ci sia nella nostra Città. Si spera inoltre che la futura amministrazione, con un programma di valorizzazione e sviluppo di tutto il territorio civitavecchiese, riesca a dare nuovo impulso al recupero, alla valorizzazione e alla fruizione di quest’opera incredibile e agli altri magnifici siti già noti.
Come il proprietario giustamente ritiene, l’opera deve essere recuperata e goduta da tutta la città, come bene comune appartenente a tutti.
E noi, Associazione Agilo, e tutti i cittadini interessati, dobbiamo pretendere che questo “bene comune” sia valorizzato e rimanga a disposizione della città, tenendo presente la sensibilità e la passione con cui il Sig. Tarcisio, quasi sempre da solo e a proprie spese, ha difeso e promosso questo scorcio di Rinascimento Italiano.
Il Presidente